Torna in campo il Vega Mestre, pronto ad affrontare la trasferta sul parquet di Monfalcone dopo il rinvio della scorsa settimana. Oggi alle 19 i Grifoni proveranno dunque ad espugnare la tana della Pontoni nel terzo e ultimo turno di Supercoppa Centenario, centrando così il primo acuto nella manifestazione. Un match che per i biancorossi non mette in palio la qualificazione, ma in ogni caso atteso per testare lo stato di forma di Salvato e compagni. Per presentare la partita abbiamo dato la parola al vice allenatore Antonio Peruzzo.
Buongiorno Antonio. Questa sera si va a Monfalcone, dopo le prime due partite di Supercoppa concluse entrambe con un ko; qual è la tua valutazione delle sfide precedenti con Cividale e San Vendemiano?
“A molte persone magari il nome Cividale, al primo anno di serie B, non dice poi molto, eppure si tratta di una realtà ambiziosa costruita per puntare subito al salto di categoria. Contro di loro abbiamo disputato una buona prova, al di là del risultato finale: abbiamo sofferto, recuperato e alla fine siamo stati condannati principalmente per una scarsa percentuale ai liberi e per delle leggerezze difensive negli ultimi cinque minuti. Però la prestazione c’è stata, sia tecnicamente che dal punto di vista tattico e caratteriale. Contro Sanve, invece, abbiamo fatto i primi 8’ alla grande, per poi rallentare di colpo e subire il loro gioco fisico senza trovare contromisure. Tra il secondo e il terzo quarto ci sono stati 15-20 minuti di blackout e i tentativi successivi di reazione non ci hanno mai portato sotto la doppia cifra di svantaggio. Anche in questa occasione abbiamo tirato molto male dalla lunetta, ma a ciò si è pure aggiunto un numero troppo alto di palle perse, ventidue se non ricordo male. Ci sono mancati ritmo ed energia e noi, se non ci esprimiamo in velocità, rischiamo”.
Lo scarso rapporto con i tiri liberi, è secondo te un problema che rischia di durare?
“Ritengo che la percentuale dalla lunetta non sia una questione tecnica, o almeno non solo, quanto piuttosto principalmente psicologica. Si tratta di fiducia, soprattutto, e dunque è un circolo vizioso che dobbiamo cercare di interrompere al più presto”.
L’avversario di oggi sarà la Pontoni Monfalcone, in una sfida rinviata la scorsa settimana per una precauzione sanitaria.
“Da parte loro c’era un giocatore che aveva dei sintomi influenzali e, in attesa di tampone, è stato giusto evitare rischi. Purtroppo, noi abbiamo dei giocatori che al momento non sono al meglio, c’è qualche acciacco fisico soprattutto nel reparto lunghi. Sarà dunque un’occasione per adottare soluzioni tattiche diverse, chiedendo un sacrificio ad alcuni che dovranno in pratica giostrare in ruoli non del tutto propri. Monfalcone ha 2-3 giocatori molto strutturati proprio sotto canestro, per cui ci sarà da soffrire; il resto della squadra goriziana è magari meno fisico però molto tecnico. La chiave per noi sarà quella di cercare ad esprimerci per le nostre qualità, quindi ci serve velocità di azione e di pensiero per contenerli e ripartire. Dovremo essere bravi e tenere sempre un buon ritmo. Il risultato per noi conterà relativamente, però la prestazione sarà importante. Dopo aver disputato delle amichevoli in crescendo, a cui poi è seguita la buona prova con Cividale, ci siamo fermati nella nostra crescita con Sanve: abbiamo voglia di riscatto e i ragazzi dovranno quindi fare leva su questo aspetto per riscattare l’ultima partita”.
Dopo la Supercoppa, le attenzioni dovranno andare al campionato. Hai fiducia che si possa giocare senza rischi di sospensione per l’emergenza sanitaria?
“Sì, sostanzialmente sono fiducioso che la stagione possa cominciare ed essere portata a termine. Il come, però, ancora non lo so, perché sembra che si stiano valutando delle formule diverse. Vedremo quali saranno eventualmente le revisioni, ben sapendo che dipenderà anche dalle scelte a livello nazionale”.