Dopo una lunga attesa torna in campo il Vega Mestre, pronto a scendere sul parquet per la serie playout contro la Sutor Montegranaro.
Domani al PalaVega è il momento della 1° gara (palla a due ore 18:00), primo atto di una sfida che vale la salvezza. Torna dunque anche il consueto spazio prepartita, con l’intervista a coach Piero Coen.
Ben ritrovato coach! Abbiamo letto le tue interviste ai quotidiani locali, in cui parli di alcuni elementi del roster (Lazzaro, Salvato e Kitsing) non al meglio: è ancora questa la situazione alla vigilia del match, compreso il recupero di Dal Pos dopo l’infortunio al gomito?
“Sì, il contesto generale della squadra è ancora lo stesso ad oggi. Purtroppo, anche questi infortuni, più o meno gravi, a mio avviso sono figli della lunga attesa prima di tornare a giocare; quando la tensione non è al massimo, in allenamento possono prodursi quelle situazioni che portano ad incidenti. Qualsiasi squadra avrebbe delle difficoltà ad allenarsi per un mese senza sapere quando giocherà, a maggior ragione se ciò accade a fine stagione”.
A tal proposito hai anche detto che, considerato il quadro nazionale, si poteva evitare la post season.
“Ritengo che nella nostra categoria si sarebbe potuta chiudere la stagione con la regular season. Con una pandemia in corso, in una serie B dove molti giocatori non sono professionisti e si dividono tra lavoro e basket, avrei evitato playoff e playout”.
Questo ulteriore mese di lavoro ti può essere servito per calarti maggiormente nella realtà di Mestre, approfondendo gli umori di questa piazza e conoscendo dall’interno la società?
“Ho avuto modo di percepire con più consapevolezza la passione che c’è qui e che ruota attorno al Basket Mestre, per quanto non sia comunque stato un periodo normale. Posso solo immaginare cosa significhi avere i tifosi biancorossi in palazzetto, ma da quanto ho visto c’è sicuramente un contesto tale da poter alimentare l’entusiasmo della piazza. Non ho potuto conoscere al meglio la città visto il prolungato lockdown e l’impegno in palestra, ma conto di farlo appena possibile. Con la società ci siamo conosciuti meglio e ho avuto la conferma di come il club voglia continuare a crescere, con la consapevolezza di dover proseguire il percorso se si vogliono raggiungere obiettivi più gratificanti. Per un eventuale discorso sulla prosecuzione del rapporto credo sia ancora prematuro, non so cosa pensi la società e c’è intanto un traguardo da raggiungere prima di ogni altra cosa. Di sicuro qui sto bene”.
Domani è tempo di gara1, primo capitolo di una difficile serie contro Montegranaro: quale può essere la chiave di questi playout?
“A Montegranaro in campionato disputammo una delle nostre migliori partite, riuscendo a mettere in difficoltà i nostri avversari con soluzioni che avevamo studiato appositamente. Ora la Sutor sarà preparata a questo, per cui dovremo prevedere qualcosa di diverso per provare a coglierli di sorpresa, soprattutto ad inizio match se le energie ce lo consentiranno. Sarà una serie playout complicata, non può essere altrimenti: noi comunque siamo pronti a scendere in campo”.