Gemini Mestre 56
Riso Scotti Pavia 67
GEMINI MESTRE: Petrucci 2, Dal Pos 2, Casagrande 7, Drigo 9, Bobbo, Ianuale 9, Pinton 4, Bortolin 16, Bisceglie, Bettiolo, Stepanovic 4, Fazioli 3. All.: Ferraboschi.
RISO SCOTTI PAVIA: Rajacic ne, Lebediev, Torgano 12, Corral 9, Donadoni 19, D’Alessandro 8, Quartieri 2, Sorrentino 8, Birra, Calzavara 2, Sgobba 7. All.: Ducarello.
ARBITRI: Berger di Roma e Paglialunga di Fabriano (AN)
NOTE: parziali 15-10, 28-27, 48-50. Tiri liberi Gemini 11/17, Riso Scotti 12/15, da 3 Gemini 1/21, Riso Scotti 6/23, Rimbalzi 32-41.
La semifinale playoff sfugge a gara5 davanti al proprio pubblico per la Gemini, ma anche se il risultato sportivo è sfuggito per Mestre resta una grande stagione di cresciuta, una squadra che è passata da una salvezza ai playout ad un confronto playoff perso perché nella serata più importante l’emozione è stata più forte della lucidità. Bisogna però ripartire, oltre che da un gruppo che ha sicure solide basi, anche da un pubblico meraviglioso che Mestre ha ritrovato, il Palavega è stato caldissimo fino alla fine, straordinario nell’applaudire la squadra sempre, anche quando le cose andavano male, anche quando quei maledetti tiri da 3 si ostinavano a non entrare. Eccezionale poi il fatto che la curva abbracci i giocatori di Pavia complimentandosi con loro, ma dove le abbiamo mai viste queste cose? Ecco perché anche se la serata è amara, bisogna comunque sorridere perché Mestre sta crescendo, con questo trend anche i risultati arriveranno se ci sarà pazienza e costanza
Per raccontare la partita bisogna dire che la Gemini esce in una serata in cui tutto quello che poteva andare storto lo è puntualmente andato. Emblema della serata il canestro facile sbagliato da Bortolin con Mestre nel disperato bisogno di punti e bomba di Torgano sul ribaltamento, un episodio che ha chiuso il conto con 2’24’’ da giocare e con Mestre sotto di 9 che diventano 12. Serataccia per la Gemini che, nella sfida più importante, è uscita dal parquet con uno sconsolante 1/21 da 3, paradossale anche che l’unica bomba messa dentro sia quella di Fazioli al primo tiro. Da là solo ferro, troppo per sperare di eliminare Pavia, squadra che ha meritato di passare il turno soprattutto perché brava a rientrare dopo il 2-0 iniziale, capace di costruire il passaggio del turno in casa propria e brava ad approfittare al PalaVega della peggiore serata al tiro dalla lunga della stagione mestrina.
Clima caldissimo sin da subito con curva mestrina festante vicina alla squadra ma anche ricca delegazione ospite in tribuna. Ferraboschi presenta l’ennesimo quintetto inedito con Fazioli e Pinton affiancati come possibili registi, Stepanovic e Bortolin fra i lunghi e Casagrande a cucire il tutto. Dall’altra parte coach Ducarello dà fiducia sin da subito a Corral sotto canestro, insieme a lui Sgobba e D’Alessandro solo le ali di peso, Donadoni e Calzavara impostano la squadra. L’avvio è equilibrato e si sente subito la tensione, D’Alessandro dalla lunetta sblocca il match mentre la Gemini apre con la bomba di Fazioli. La Gemini difende forte e lo sforzo produce risultato, Pinton prima con un’entrata e poi con una recuperata lancia Casagrande in contropiede, sul fronte opposto Corral non trova la retina da sotto ed è costretto al fallo su Bortolin sul ripiegamento con Gemini che fissa il primo break di 9-3 con Ducarello costretto a chiamare tempo. Difese sempre molto attente e gara ruvida, Calzavara da sotto accorcia per i suoi ed è Ferraboschi a chiamare time out con 4’43’’ da giocare con Mestre che fatica a trovare il canestro. Stepanovic segna un solo libero dei 2 disponibili e Gemini sul +5. Pavia a rimbalzo fa la voce grossa, dopo un extrapossesso Donadoni mette la bomba del -2, la Gemini risponde con l’asse Petrucci – Bortolin, assist del primo e appoggio del secondo. Ancora Drigo traduce nel +6 (14-8) una palla recuperata in difesa, là Mestre ha altre due occasioni per allungare ancora perché Pavia non trova il canestro ma li sbaglia, così è D’Alessandro dai liberi ad avvicinare i suoi: il quarto termina con un libero segnato da Stepanovic per il +5 Mestre. Secondo quarto con Gemini in campo con i tre lunghi: Bortolin, Drigo e Stepa insieme alla regia di Fazioli e all’estro di Petrucci. Corral apre il periodo da sotto, Petrucci recupera un suo tiro corto e fa ancora +5. Ancora Corral dalla lunetta mette Pavia a -4, quindi Drigo mette 2 punti che valgono il nuovo +6 dopo la stoppata di Stepa. Pavia fatica a bucare la difesa mestrina, Casagrande in contropiede sigla il massimo vantaggio Gemini (21-13) con 6’16’’ da giocare alla pausa lunga. Ducarello chiama tempo e la pausa fa bene ai suoi, D’Alessandro da lontano muove il tabellone ospite, i tiri da 3 mestrini si inceppano definitivamente qui, con l’errore di Petrucci e così Sgobba accorcia ancora ed infine da sotto D’Alessandro fa -1. Ferraboschi gioca la carta Ianuale e fa bene, è lui a dare ossigeno a Mestre in penetrazione ma l’attacco è macchinoso perché questa squadra se non segna dall’arco è un’arma spuntata. Torgano dall’altra parte invece la mette da 3 Pavia passa davanti (23-25) con un minuto esatto da giocare nel quarto che Bortolin impatta da sotto, prima che ancora Ianuale con un fallo e vale chiuda con Mestre avanti di 1, ribaltando il nuovo vantaggio ospite firmato Donadoni.
Nel terzo quarto Ferraboschi prova la carta del quintetto lungo, Ianuale è il secondo piccolo insieme a Dal Pos, Drigo, Stepanovic e Bortolin si muovono sotto. L’avvio di periodo è buono per Mestre, sempre Ianuale dalla media fa 36-30, Torgano da 3 rimette in pista Pavia, Stepa da sotto la ricaccia a -5. Il tiro da 3 è il grande assente di serata e Pavia chiude sui lunghi e rientra, prima agganciando Mestre 40-40 con Sorrentino, poi la sorpassa ancora con lui da 3 dopo che Mestre trova un solo libero di Casagrande dopo un fallo subito (41-43) con 2’35’’ da fine periodo. Da là si va punto a punto fino al termine del tempo (48-50).
L’ultimo quarto decide la sfida: la Gemini non segna per 4’50’’, tanto basta per capire l’andazzo. Tutti provano da 3 come se quel maledetto canestro dovesse arrivare, invece non si presenta. Il paradosso è che la Gemini in difesa tiene, con metà quarto da giocare Pavia è avanti “soltanto” di 9, basterebbe una scintilla per riaprire la partita ma questa non arriva mai. Anzi, nel finale anche Bortolin – eccezionale la sua stagione, sbaglia un canestro facile fallendo una schiacciata con Torgano che a 2’24’’ ammazza la gara da 3.
La promozione sfuma, il sogno A2 continua più forte di prima, spinto da un grande pubblico, è solo un arrivederci.