Gemini Mestre 91
Virtus Padova 69
GEMINI MESTRE: Smajlagic 16, Bocconcelli 10, Mazzucchelli 4, Pellicano 6, Zinato, M. Perin 3, Lenti 4, Caversazio 11, Sebastianelli 20, Zampieri, Dalle Carbonare, Aromando 17. All.: Ciocca.
VIRTUS PADOVA: Cecchinato 9, Schiavon, Molinaro 26, Cagliani 4, Padovani ne, Osellieri, Ferrari 4, Scanzi 16, Marchet, Bianconi 5, Antelli 5. All.: De Nicolao.
ARBITRI: Biondi di Trento e Correale di San Donà di Piave.
NOTE: parziali 17-17 – 38-32 – 67-46. Tiri liberi Gemini 3/8 – Virtus Padova 11/14, da 3 14/29 – 8/26, rimbalzi 45-27. Uscito per 5 falli Cagliani a 2’34’’ dalla sirena.
Nella serata di San Valentino la Gemini scocca un’ulteriore freccia nel cuore dei tifosi mestrini offrendo forse la più bella prova giocata al Taliercio di questo campionato, una sfida che ha portato 5 giocatori in doppia cifra nella quale Mestre ha dato – dopo i primi segnali nel successo contro Ravenna di sabato scorso – la conferma di avere un gruppo lungo capace di poter colpire con più elementi e di affondare una Virtus Padova – 5 vinte nelle ultime 6 – più temibile di quanto non dica il tabellino finale.
Nei primi due quarti infatti la squadra di De Nicolao fa male a Mestre soprattutto con i lunghi, Molinaro segna i primi 6 punti di casa Virtus mentre la Gemini deve trovare fiato dalle guardie andando a segno con Mazzucchelli, Bocconcelli e la prima bomba di serata firmata Smajlagic. Il croato è il vero uomo determinante dei primi quarti perché capace di mescolare difese incisivi ad attacchi lucidi. In questo quadro la partita non si schioda, la Gemini complica la vita a Padova sul piano difensivo ma sciupa qualche possesso di troppo con minuti che scorrono lasciando la gara in equilibrio, concetto che si conferma a fine quarto con la sensazione che Padova possa fare brutti scherzi.
Nel secondo periodo il concetto non cambia anche se le squadre cominciano a cercare e trovare maggiormente il tiro dalla lunga: Scanzi mette il massimo vantaggio ospite (17-20), subito imitato da Smajlagic che prima impatta e poi mette Mestre avanti di 3, vantaggio subito ricompattato da una bomba sganciata sull’altro fronte da Molinaro. Si continua punto a punto fino all’8’ con Padova che si carica di falli e si appoggia sempre sui lunghi, cosa che fa anche Mestre che si affida a Caversazio e Aromando per restare a contatto. Il break arriva all’8’ quando Padova non trova un canestro da Scanzi e sul ribaltamento Sebastianelli mette due punti con fallo – libero sbagliato – portando Mestre sul +4 (29-25). Da là di fatto la Gemini mette la freccia e comincia a incrementare il proprio vantaggio, Ferrari e Scanzi tengono la Virtus in scia ma Mestre replica con un and one di Pellicano e con una bomba di Aromando (35-29), ancora Scanzi rimette con un tiro pesante la Virtus ad un possesso di distanza, la Gemina risponde però ancora con una bomba di Sebastianelli che vale il 38-32 di fine secondo periodo.
Nel terzo quarto lo sguardo passionale della Gemini si trasforma in amore allo stato puro. Aromando allarga subito il divario dopo un tentativo fallito di Antelli, Bianconi sbaglia da 3 e dall’altra parte Smajlagic traduce un rimbalzo offensivo nel vantaggio in doppia cifra che costringe De Nicolao a chiamare tempo. La pausa non frutta a Padova con Bocconcelli che prima ruba palla in difesa e poi segna da 3, Scanzi è l’ultimo a issare bandiera bianca ma la Gemini è on fire e colpisce ancora da 3 con Caversazio e Smajlagic facendo vedere una difesa coriacea e un attacco spietato dall’arco. In un amen la Gemini scappa, Mazzucchelli e Bocconcelli, entrambi in entrata, portano Mestre sul 57-38 con 4’ a fine periodo, Padova allora fa “all in” giocandosi l’asso di cuori Scanzi nel tiro da 3, iniziativa che produce frutto perché il numero 16 ospite con 2 bombe consecutive riavvicina i suoi; ma anche Ciocca ha qualche asso nel mazzo di San Valentino che in questa serata prende il volto di Sebastianelli che, con una bomba ed un altro canestro dalla lunga nonché uno sfondamento preso in difesa, rispedisce indietro la Virtus con periodo che si conclude con Mestre sopra di 21 con una Gemini spesso spettacolare.
Dopo un terzo tempo del genere l’ultimo periodo per Mestre ha come unico obiettivo quello di evitare il suicidio d’amore. Troppo il margine da recuperare per la Virtus che comunque prova a forzare, ma Mestre ribatte colpo su colpo con Virtus che rientra al massimo sotto di 16 (76-60) con Gemini che risponde sempre presente trovando un Sebastianelli micidiale che chiude con 20 punti; dopo tanto flirtare arriva anche la spettacolare schiacciata di Aromando – forse l’ultima schiacciata di un giocatore mestrino al Taliercio risale a Paolo Lanza nell’ultimo anno della Full Mestre in serie B nel 1989 – che griffa il massimo vantaggio (88-65) con gara già in ghiaccio che permette a Ciocca di gettare sul parquet i giovanissimi Zinato, Zampieri e Dalle Carbonare.
Sull’innamoramento non ci sono più dubbi, per dire che sia vero amore ora servono conferme anche con dei punti in trasferta.
Paolo Lazzaro