Rucker San Vendemiano 100
Gemini Mestre 85
Rucker San Vendemiano: Gluditis 23, Preti 21, Tassinari 19, Fabiani 14, Antelli 13, Zacchigna 5, Cacace 3, Tadiotto 2, Dalla cia , Visentin, Oxilia ne. All. Aniello.
Gemini Mestre: Aromando 24, Brambilla 18, Galmarini 15 Rubbini 9, Sebastianelli 8, Mazzucchelli 7, Reggiani, Contento, Porcu, Lo Biondo ne, Kazadi ne, Bizzotto ne. All Ciocca.
ARBITRI: Roberti e Del Gaudio.
NOTE: parziali 18-13, 46-28, 76-51. Tiri liberi Rucker 25/29 – Gemini 30/37, da 3 13/40 – 7/27. Rimbalzi 44-37.
Gemini, continua il momento no, bisogna solo restare compatti e lavorare.
Terza sconfitta consecutiva per Mestre che esce dalla trasferta contro la Rucker accumulando tanto rabbia perché quella contro San Vendemiano – in un periodo in cui la squadra sicuramente non riesce ad esprimere il proprio valore – è stata una partita che la Gemini non ha di fatto potuto giocare causa tutta una serie d’incastri negativi che hanno permesso ad un’ottima Rucker di far sua la partita senza grossi problemi. Poche le carte da giocare per Mestre che partiva senza Lo Biondo – sospetta frattura al pollice, nei prossimi giorni si valuteranno gli esami per capire i possibili tempi di recupero – e che nel corso della gara si è vista subito caricata di falli nel reparto lunghi, con coach Ciocca costretto a mandare in campo anche il giovanissimo Marco Porcu per qualche scampo di fine primo tempo. Sanzioni che hanno privato Ciocca di poter raddrizzare una partita che la Gemini aveva affrontato con il giusto approccio malgrado il duo arbitrale avesse fischiato due falli a Galmarini dopo appena 48’’, con Mestre costretta ad impiegare nei primi due tempi Aromando e Brambilla come unici lunghi. Ma è stato in generale il metro di giudizio che ha lasciato perplessi e a poco valgono le scuse del commissario di campo nei confronti di coach Ciocca se intanto la partita è stata segnata, il vero rammarico per Mestre è quello di non averla potuta giocare con il proprio potenziale tutto, fermo restando che probabilmente San Vendemiano – che peraltro doveva a sua volta rinunciare ad Oxilia per correttezza di cronaca – magari avrebbe vinto ugualmente. Resta la consapevolezza che questa squadra in questo momento ha dei problemi e che l’unico modo per risolverli non può essere che quello di compattarsi e lavorare, con la certezza che questa burrasca che si sta abbattendo sulla squadra dovrà passare perché il talento, umano e sportivo, questa Mestre che l’ha. Bisogna però tradurre al più presto sul parquet la rabbia accumulata in questi giorni neri.
Dopo una serie di primi quarti approcciati nel modo sbagliato, contro la Rucker Mestre parte con il carattere giusto, malgrado il doppio fischio che penalizza oltremodo Galmarini costretto a rientrare in panchina praticamente subito, la Gemini è caparbia in difesa cosa che le permette di giocarsela, trovando in avanti buone iniziative da Brambilla e Mazzucchelli con parziale che dice +1 Gemini (11-12) con poco più di un minuto da fine primo quarto, parziale che solo un Tassinari in grande spolvero trasforma nel +5 di casa di fine primo periodo. Anche nel secondo quarto Mestre dà la sensazione di restare attaccata alla partita, Brambilla da vicino e Reggiani dall’arco impattano la sfida (18-18), ancora Tassinari da 3 colpisce – farà uno strepitoso 6/8 da 3 prima della pausa lunga – ma Aromando riavvicina Mestre. Intanto però la situazione falli mestrina continua ad aggravarsi con Aromando punito per penalità in attacco, la svolta psicologica però arriva sul 24-20 costruito dalla bomba di Tassinari. Sul rovesciamento Mazzucchelli va in entrata e, con la palla che aveva già toccato il tabellone e che stava per entrare, non viene assegnato il canestro a Mestre, la situazione si scalda con Ciocca che protesta e si becca il tecnico, Tassinari mette i liberi e con Gemini in questo momento troppo fragile Preti infila il 29-20 che segna la partita. Da là di fatto Mestre ha il torto di non riuscire più a rialzarsi mentre Tassinari dilaga con altre 2 bombe consecutive che allargano il margine e con Ciocca costretto a quintetti inediti con Sebastianelli messo vicino a canestro a causa della situazione falli dei lunghi disponibili (Galmarini, Aromando e Brambilla) che arriveranno a fine secondo quarto tutti con 3 falli. Intanto però la partita è scivolata di mano con la Rucker brava a e spietata a colpire dall’arco mentre la Gemini torna vittima della propria timidezza, con match di fatto già segnato a fine secondo quarto con padroni di casa avanti di 18 (46-28).
Nel terzo e nell’ultimo periodo la musica non cambia mai, Rucker sempre decisamente avanti – Glutidis segna il massimo vantaggio 66-38 – e gara che per Mestre diventa solo un accumulo di nervosismo anche perché nel frattempo anche Reggiani a fine secondo quarto si è infortunato in uno scontro di gioco – ovviamente altro fallo non fischiato – ma ormai conta poco. La Gemini comunque resta concentrata e con l’andare dei minuti almeno riduce il margine rendendo la sconfitta più onorevole sul piano del risultato.
In un momento così però c’è da poco fare se non sperare che il periodaccio passi in fretta: Rubbini in campo con il mal di schiena, Brambilla e Contento con la febbre, Lo Biondo direttamente fuori dall’inizio, Galmarini e Aromando subito penalizzati di falli non potrà e dovrà ricapitare più.
Non resta che continuare a lavorare, la squadra in palestra e la società intorno a lei per rendere il continuo del campionato diverso dal momento attuale, tutti dovremo avere lo spirito dei nostri tifosi, eccezionali ancora una volta ad incitare la squadra fino all’ultimo malgrado il destino del match segnato: imitando questo atteggiamento bisogna uscire al più presto dalla tempesta.