Al termine della partita della settimana scorsa contro Vicenza, il Vega Mestre- oltre alla vittoria- ha festeggiato i 1000 punti in biancorosso della sua bandiera Dario Maran. Un traguardo prestigioso che conferma il legame indissolubile tra i Grifoni e l’Arsenio Lupin del parquet, idolo del pubblico mestrino per grinta ed attaccamento alla maglia. A poche ore dal match casalingo odierno contro la Pallacanestro Crema (22° giornata di serie B Old Wild West, PalaVega, ore 18) non potevamo dunque esimerci dall’intervistare il nostro numero 10.
Innanzitutto congratulazioni Dario! Ci racconti cos’hai provato? Sapevi di essere vicino a quota 1000 oppure lo hai scoperto grazie alle statistiche di Mirco Azzolin, cuore biancorosso sempre attento ai numeri della sua squadra?
“Devo dire la verità, non lo sapevo. Mi ero interessato a questo traguardo quando, lo scorso campionato, lo centrò Luca Cucchi e per alcuni giorni, tra compagni di squadra, andammo a vedere come ciascuno di noi fosse messo in questa graduatoria. Poi non ci ho più pensato, sino a quando su facebook ho visto i vari post celebrativi: sono rimasto felicemente sorpreso e non nascondo un po’ di orgoglio nell’essere il più longevo in quanto a permanenza nel roster e ora anche l’unico sopra i 1000 punti”
Il prossimo obiettivo è raggiungere i 2000?
“Non lo so- dice ridendo Dario- diciamo che, prima di raddoppiare i 1000, vorrei raggiungere le 400 palle recuperate; non saprei dire a che punto mi trovi, però mi identifico molto in questa statistica”. (per Dario sono 29 i palloni rubati solo in questa stagione, ovviamente miglior dato della squadra, nda)
Questa sera al PalaVega arriva Crema, avversario che nel girone d’andata vi superò imponendovi la settima sconfitta consecutiva nelle prime sette uscite. Cosa ricordi di quella partita, dopo la quale riusciste a cambiare passo?
“È stata l’unica partita della stagione che non ho giocato, a causa di un problema muscolare che mi tenne fermo. Fu la prima gara disputata da Riccardo Castelli, arrivato da noi da pochi giorni. Ricordo che fummo abbastanza in balìa degli avversari specie a rimbalzo, un dato che coach Volpato ci ha fatto notare in settimana. Sarà anche questo un fattore della sfida su cui punteremo per riscattare il ko dell’andata, consapevoli dell’importanza di questo appuntamento: come con Vicenza o Piadena, si tratta di un match contro un avversario che sta dietro di noi in graduatoria. Tenendolo a distanza di sicurezza e incamerando altri 2 punti in classifica, possiamo avvicinare il nostro traguardo”.
Traguardo che si chiama unicamente salvezza, oppure in spogliatoio parlate pure d’altro?
“Il nostro obiettivo principale è la permanenza in categoria, è il nostro unico pensiero e non ci sono dubbi su questo. Poi, se dovessimo continuare a vincere, vedremo cosa succederà ma è un ragionamento che non si può fare prima delle prossime 4-5 partite, da affrontare con l’unico intento di guadagnarci la salvezza in serie B. Se alla fine si potesse ottenere qualcosa di più, sarebbe certo un bel modo per ripagare le amarezze di inizio stagione, per noi, la società e i tifosi”.
Per concludere, come vedi la situazione generale del campionato a nove turni dalla conclusione della regular season?
“A guardare il venerdì le partite in programma, si può pensare che alcuni esiti siano scontati, poi si va a vedere il risultato alla domenica sera e ogni settimana vi sono almeno un paio di sorprese. Non mi aspettavo una serie B così equilibrata, c’è molta incertezza nelle varie zone della classifica e sarà una volata finale molto emozionante. Tra chi punta ai playoff, alla salvezza diretta o al miglior piazzamento in griglia playout, vi saranno molte sfide incandescenti dall’esito tutt’altro che scontato. Dobbiamo essere bravi a farci trovare pronti per queste battaglie”.