Tra i volti che esprimono la continuità tecnica sulla panchina del Vega Mestre, oltre a quello di coach Fabio Volpato, c’è sicuramente il viso di Antonio Peruzzo, spalla dell’allenatore sin dal suo arrivo in biancorosso. A lui abbiamo posto alcune domande in vista della fondamentale sfida casalinga di domenica, quando al PalaVega (palla a due ore 18) arriverà il Guerriero Padova, con i Grifoni chiamati ad interrompere una striscia negativa che dura da sette giornate.
Buongiorno Antonio e grazie come sempre per la tua disponibilità. La prima domanda che ti poniamo riguarda il difficile momento attuale della truppa biancorossa: cosa è mancato secondo te alla squadra dopo la sosta natalizia?
“Sicuramente è mancato qualcosa, ad iniziare dai giocatori purtroppo: non è facile, infatti, fare a meno di 2/3 pedine importanti e dover fare i conti con numerosi acciacchi pure in coloro che sono scesi in ogni caso in campo. Di queste sette sconfitte a mio avviso non va fatta un’analisi unica, perché se è vero che in alcune partite non ci siamo espressi al meglio, è altrettanto vero che in altre partite abbiamo comunque fatto una buona prestazione, penso ad esempio all’ultima gara con Cividale in cui a 5’ dalla fine eravamo ancora a contatto, nonostante pesantissime assenze che, sulla carta, avrebbero dovuto vedere i nostri avversari darci un distacco abissale. Talvolta è mancata un po’ della concentrazione necessaria, ma in tal senso sono molto soddisfatto di quanto fatto vedere dai ragazzi durante l’ultima settimana di allenamenti: mi sono piaciuti davvero tanto”.
Sei a Mestre da molti anni: trovi qualche similitudine con i campionati precedenti e, nel caso, c’è una ricetta per uscire da questo periodo?
“Penso che la similitudine più immediata sia con la partenza della stagione scorsa, in cui incappammo come tutti sanno in uno score di 0-7 nelle prime sette uscite, anche in quel caso frutto di qualche problema fisico di troppo in avvio. Quando, però, sono rientrate appieno alcune pedine e ne sono state inserite altre in corso d’opera, abbiamo cambiato passo alla grande. Il sistema che vuole coach Volpato e che ha caratterizzato Mestre negli ultimi anni alla lunga ha sempre funzionato ed ho piena fiducia possa essere così anche in questa stagione, soprattutto una volte recuperati i giocatori: un conto è allenarsi con tutti a disposizione e un livello qualitativo alto durante la settimana, un altro dover fare affidamento agli under con la logica conseguenza di una minore qualità. In ogni caso, l’importante è ritrovarsi in particolare a livello psicologico ancor prima che tattico, un’analisi su cui io e coach Volpato siamo d’accordo: piuttosto di “cosa” facciamo, ha maggiore peso “come” lo facciamo”.
Domenica arriva a Mestre il Guerriero Padova, avversario da cui, nella sfida d’andata, ha avuto il via la serie di 7 ko di fila. Una gara da non sbagliare…
“All’andata non siamo stati certo perfetti, però non sono d’accordo con chi dice che era una sfida facile da vincere: non dimentichiamo che loro aspettavano quella partita dopo averne saltate parecchie e avevano molta voglia, mentre noi eravamo in un momento positivo interrotto però dalla pausa natalizia. In quella partita sbagliammo l’approccio, cosa accaduta purtroppo altre volte ma non sempre è facile recuperare come talvolta invece è accaduto; ci fu un atteggiamento troppo passivo nel primo e nell’ultimo quarto, aspetto che non deve ripetersi. Domenica non ci aspetta una partita, ma “la” partita: una sfida che dovremmo essere bravi ad aggredire dal primo minuto, lottando su ogni pallone”.