Antenore Energia Padova 72
Gemini Mestre 61
ANTENORE ENERGIA: Cecchinato 11, Pellicano 3, Bocconcelli 12, Schiavon 2, Calvi, De Nicolao 4, Albertini 2, Marangon 3, Ferrari 21, Lusvarghi 12, Antonello ne, Bedin. All.: De Nicolao.
GEMINI MESTRE: Petrucci 8, Dal Pos 2, Casagrande 6, Drigo 13, Bobbo, Ianuale 4, Pinton 4, Bortolin 23, Stepanovic, Fazioli 1. All.: Ferraboschi.
ARBITRI: Grappasonno di Chieti e Lanciotto di Porto San Giorgio.
NOTE: parziali 24-17, 41-30, 57-43. Tiri liberi Antenore 9/13 – Gemini 15/20, da 3 3/19 – 4/30, rimbalzi 48-37.
Forse la peggior Mestre della stagione perde il derby a Padova al termine di una prova opaca che oltre che coincidere con la frenata in classifica consegna il terzo posto a San Vendemiano vincente sabato sera contro Lumezzane. Tutto negativo per Mestre che non riesce mai ad alzare il ritmo di gioco trovando una serata da dimenticare nel tiro da 3 il tutto senza riuscire a trovare soluzioni alternative a Bortolin, sicuramente un brutto segnale in vista dei playoff dove non potrà essere questo l’atteggiamento della squadra se si vorrà fare strada.
Primo quarto con Gemini poco incisiva dal punto di vista difensivo e con i padroni di casa che trovano penetrazioni e scarichi che producono punti creando problemi alla difesa mestrina. Bortolin è il perno offensivo ove ruota Mestre e nei primi minuti un tiro dall’angolo di Casagrande e due palle sotto tradotte in canestri da Bortolin portano la Gemini al primo parziale positivo (4-7). Padova però trova in Ferrari un terminale positivo ed il lungo di casa trova punti sugli scarichi con la Virtus che trova un controsorpasso mentre Mestre trova il solo Bortolin come terminale offensivo. Ne esce una Gemini che fatica a trovare la via del canestro mentre Padova con una difesa che spende anche falli comincia a mettere il naso avanti con Lusvarghi che dal post alto mette il 14-9 per i suoi a metà quarto. Ancora Ferrari allunga sul +7 con Pinton che dall’arco finalmente porta punti alla Gemini che però nel finale di quarto continua a faticare in attacco senza tradurre in punti i falli locali e con Padova che arriva con Marangon sul 22-13, parziale che fa da prologo al +7 di fine quarto. Nel secondo periodo Mestre prosegue nella sua domenica grigia dove il solo Bortolin è il faro della squadra, troppo poco per frenare una Padova che si sta giocando la salvezza sicura. Ferraboschi cambia i protagonisti dando linfa alla difesa con Ianuale, Dal Pos e Stepanovic ma la coperta resta corta in fase offensiva. Bortolin da sotto mette il canestro del -3 (25-22), ma Pellicano, Lusvarghi e soprattutto una bomba di Bocconcelli spingono Padova sul 32-22 con 4’ da giocare. Il tiro da 3 resta un miraggio per la Gemini mentre Padova facendo leva sui giochi con Ferrari e Bocconcelli arriva anche sul +13 (37-24) con 2’16’’ da giocare. Due liberi di Bortolin, un canestro di Drigo dalla media e un assist di Petrucci per il solito Bortolin producono 6 punti che valgono il 41-30 con cui si va alla pausa, visto che Padova nel frattempo trova i punti di Schiavon da rimessa e Ferrari con una Mestre fra le più brutte della stagione.
Avvio di terzo quarto con Padova che tocca il +15 con Ferraboschi che cambia 4/5 di quintetto mantenendo il solo Bortolin in campo. Il risultato del rimescolamento di carte però non è ancora quello voluto con Padova che lentamente continua a scavare margine anche perché la domenica offensiva della Gemini è inesistente nel tiro dalla lunga con la Virtus che chiude su Bortolin e Mestre che finisce il terzo quarto con un desolante 1/20 da 3. Il risultato delle cifre diventa un tabellone che dice 55-39 per i padovani con quarto che si chiude sul +14 per i locali e con Mestre che spreca un paio di occasioni per arrivare almeno sotto di 10. L’avvio di quarto periodo vede un minislancio mestrino con Casagrande che porta la squadra a -10 (57-47), la bomba di Petrucci illude che si possa assistere ad un finale emozionante invece Padova con Lusvarghi e Bocconcelli ricaccia indietro la Gemini con Cecchinato che da 3 a metà quarto rimette la Virtus avanti di 17 (69-52). Il finale vede sempre la Virtus saldamente avanti con gara mai in discussione, non resta che dimenticare questa prova, sicuramente la più negativa di questo girone di ritorno e con squadra al completo.
Le possibilità per vivere un playoff ad alta intensità ci sono tutte, ma la vera Mestre non deve essere questa.