La Gemini esce a testa altissima dal Palasaccon trascinando con sé tanta amarezza per un risultato sfumato proprio all’ultimo ma anche la consapevolezza che con questo spirito si può arrivare lontano. Con 1’10’’ da giocare infatti Mestre vinceva di 4, un bottino rimontanto da Sanve grazie ad un canestro e fallo – cambio di decisione del duo arbitrale che prima non ha assegnato il canestro di Sanguinetti e poi lo ha convalidato trasformando l’azione in 3 punti visto il libero andato poi a segno – e da un canestro in penetrazione di grande fattura di Baldini che è poi valso il successo con 6’’ da giocare. L’ultimo possesso Gemini infatti non ha prodotto il canestro visto che il tiro di Petrucci è andato sul ferro. Peccato davvero perché con un pizzico di fortuna e lucidità in più si poteva portarla a casa, forse il vero difetto stavolta è stata la troppa generosità dei nostri che hanno cercato il tiro che uccidesse la partita quando invece era il caso di gestire. Pazienza, meglio fare esperienza adesso quando i risultati hanno un peso relativo che pagare dazio più avanti, probabile è comunque che questo incrocio con San Vendemiano capace di produrre sempre grandi emozioni possa ripetersi ancora in stagione.
Coach Andrea Ferraboschi schiera in quintetto Fazioli, Petrucci e Casagrande, più nel pitturato Drigo e Bortolin – suo dopo 19” il primo canestro del match su assist di Petrucci – mentre l’allenatore trevigiano Marco Mian (scudettato giusto 30 anni fa nella grande Benetton di Kukoc e Del Negro) si affida Sanguinetti, Baldini, Verri, Gatto e Vedovato.
La tripla di Verri consente ai padroni di casa di mettere subito il naso avanti, Baldini è ispirato, Mestre però ribatte colpo su colpo impattando con Petrucci, Bortolin, Casagrande e ancora Bortolin, stavolta a quota 14. La bomba di Casagrande consente agli ospiti biancorossi di rimettere il naso avanti sul 19-17, ma Baldini ne mette due e a Petrucci non entra la tripla per chiudere avanti anziché in parità il primo quarto.
I secondi 10’ vedono Stepanovic per Drigo e Dal Pos al posto di Casagrande, per San Vendemiano tocca a Verri e Giacchè, preciso quest’ultimo dopo 23” dalla lunga per scrivere il +3 incrementato da Nicoli con un 2/2 in lunetta e un canestro dal campo (26-19). Un break di 9-0 spezzato da Fazioli dopo 2’24”, Petrucci infila solo il secondo libero e fa staffetta con Pinton che arma la tripla del -1 di Bortolin. Il nostro numero 14 non mette il pallone del sorpasso, Vedovato lo punisce in schiacciata ma Petrucci è di nuovo nella mischia e da tre scrive il 28 pari restituendo un parziale di 9-2 alla Rucker che chiama timeout. In uscita ancora Petrucci si ripete dall’arco e Mestre, grazie ai mattoncini di Stepanovic e Drigo (un libero per il fallo tecnico a Baldini) scatta a +5 sul 33-28. Petrucci è ormai “on fire” è piazza la terza tripla, Baldini non ci sta e rosicchia qualcosina con la Gemini comunque avanti 37-34 all’intervallo lungo grazie al generoso contro-break di 14-2.
Nel terzo quarto si resta a contatto per i primi 7’ con Sanve che si affida a Nicoli che dalla lunga mette il canestro del momentaneo + 4 locale (56-52), Mestre però resta attaccata e con Stepanovic dai liberi rientra sotto di 2 prima di iniziale il quarto decisivo. L’ultimo periodo vede la Gemini accanita in difesa, la Rucker trova punti solo dai liberi, Azzaro mette dalla lunetta il +4 (58-54), ci pensano però prima Dal Pos e poi Stepanovic a trovare il nuovo pareggio con 6’36’’ da giocare. Ancora dai liberi Gatto riporta avanti di 2 i suoi ma da là cala il buio per la Rucker con Mestre capace prima di impattare con Bortolin e poi di scappare, prima grazie ad un classico quanto efficae dai e vai fra Bortolin e Fazioli, e poi di arrivare sul +5 con la bomba dello stesso Fazioli con 2’38’’ da giocare. Da là Mestre ha 5 possessi per mettere la palla della vittoria che però cozza sempre sul ferro. Se l’obiettivo era vedere una Mestre in grado di competere fino alla fine è stato raggiunto, per un nuovo successo bisogna pazientare un altro po’.