Foppiani Fulgor Fidenza 83
Gemini Mestre 85 dts
Foppiani Fulgor Fidenza: Valsecchi 24, Valdo 19, Restelli 19, Ghidini 7, Diarra 4, Mane 2, Bellini 2, Ranieri 2, Scattolin 2, Galli 2, Pezzani ne, Cortese ne. All.: Bizzozi.
GEMINI MESTRE: Bizzotto ne, Galmarini 18, Mazzucchelli 13, Porcu ne, Lo Biondo ne, Contento 7, Brambilla 2, Sebastianelli 11, Reggiani 6, De Gregori ne, Aromando 25, Rubbini 3. All.: Statua.
NOTE: parziali 9-21, 27-41, 47-57, 70-70, tiri liberi Foppiani 16/23 – Gemini 12/16, da 3 11/39 – 9/29, rimbalzi 40-36.
Gemini, segnali di ripresa.
Ad appena due giorni dall’esonero di coach Ciocca la Gemini torna a vincere sul campo di Fidenza alla fine di una partita sempre comandata e che rischiava di essere buttata alle ortiche nel quarto periodo, quando quella paura che aveva fatto da padrona nelle ultime giornate mestrine si è ripresentata. C’è voluta una tripla di Aromando a 16’’ dalla sirena per impattare una sfida che, ancora una volta, sembrava potesse essere una beffa nonché un supplementare sofferto e condito con un pizzico di fortuna per portare a casa un successo che in questo momento è oro colato per morale e classifica. Parlare di una Gemini che adesso, con il cambio di guida tecnica chiunque possa esserlo da qui a fine stagione, sia uscito dalla crisi è pura illusione ma intanto si può sorridere perché vincere a Fidenza contro una squadra che arrivata da una striscia positiva di 4 partite non era cosa facile, soprattutto per i presupposti con cui questa Gemini arrivava in terra emiliana, ovvero da altrettanti stop consecutivi – questo è il primo successo per la Gemini del mese di novembre – e soprattutto una serie di prove in cui Mestre non è mai nemmeno riuscita a stare in partita.
Giacomo Statua, chiamato a guidare la squadra dopo il sofferto esonero di Ciocca – in curva mestrina spiccava lo striscione con la scritta “grazie Cece” – riparte da dove si era rimasti, ovvero con lo stesso quintetto della sfida contro Faenza con l’unica eccezione di Contento in campo dall’inizio al posto di Rubbini: confermati gli altri con Galmarini e Brambilla lunghi, Mazzucchelli e Sebastianelli guardie, sinonimo di un quintetto che deve prima di tutto difendere il proprio ferro. La formula funziona perché dopo un avvio in equilibrio Mestre trova punti dalle penetrazioni di Contento e Mazzucchelli reggendo in difesa, ci pensa poi Aromando con un and one, un canestro da vicino e due assist – prima per Sebastianelli e poi per Galmarini – a regalare alla Gemini un primo quarto che in questo campionato non si era mai visto, con squadra avanti di 14 (7-21) con meno di 2’ da giocare, parziale che solo un canestro di Valsecchi scava per segnare il finale di primo periodo.
Nel secondo quarto Mestre continua affidandosi ad un Aromando in grande spolvero ma anche facendo leva sulle penetrazioni di Mazzucchelli e Reggiani, Valsecchi e Valdo dall’altra parte reggono il confronto con padroni di casa che arrivano fino al -7 (25-32), parziale che la Gemini ha la lucidità di spegnere dando palla ai lunghi, Galmarini prima e Sebastianelli poi in entrata piazzano un nuovo 4-0 ospite che rilancia Mestre. Ancora Sebastianelli prima su splendido assist di Galmarini e poi dall’arco rispedisce la Gemini sul +14 (27-41) con 2’09’’ da giocare, con forti segnali che stavolta Mestre sembra essere viva con margine che si trascina fino alla pausa lunga. Nel terzo quarto si parte con Fidenza che passa a zona mentre la Gemini resta a uomo, il risultato è che si segna poco, con Mestre capace di mettere un gran canestro con Sebastianelli e 4 punti di Galmarini, il parziale a metà quarto vede la Gemini avanti di 15 (32-47) grazie ad una difesa mai leggera che complica la vita ai padroni di casa. A 3’40’’ Rubbini mette una bomba al limite dei 24’’ e Mestre vola sul +16 (34-50) con gara che sembra tutta in discesa, illusione che da là alla sirena andrà invece spegnendosi fino a diventare attacco alle coronarie. Valdo trascina infatti i suoi e, causa anche un logico sforzo di Fidenza per rientrare in partita, la Gemini si offusca e subisce, finendo il periodo con un buon canestro su palla quasi persa di Galmarini, 2 liberi di Reggiani ed un – lo scopriremo dopo – benedetto and one dopo rimbalzo offensivo di Aromando che tiene Mestre sul +10 a fine periodo (47-57). Il quarto tempo si apre subito con Gemini in versione paura, una bomba di Ghidini ed un contropiede di Restelli mettono la Fulgor sulla scia mestrina con Statua costretto a chiamare time out con Gemini che torna in campo riprendendo a difendere ma anche incapace di uccidere la partita e trovando nei primi 4’ solo un canestro di Reggiani dopo un rimbalzo offensivo. Se davanti non segni logico che la partita diventi a rischio, Fidenza annusa l’odore del sangue e dopo due rimbalzi offensivi locali Valsecchi prima e Restelli poi trovano due bombe che fanno segnare 58-59 al tabellone, con Mestre che rivede gli incubi recenti diventare realtà anche perché sul parquet c’è Aromando con 4 falli. Stavolta la Gemini esce bene dal time out trovando due triple consecutive da Contento ed Aromando complice anche una stoppata difensiva di Galmarini, con Gemini avanti di 7 con 3’12’’ da giocare. Restelli da 3 riavvicina però subito i suoi e, mentre la Gemini non trova due attacchi dalle mani di Contento, Valdo porta i suoi a -2. A 1’36’’ Mazzucchelli recupera una palla di fondamentale importanza ma il suo contropiede viene fermato dalla stoppata di Restelli e sulla palla vagante Sebastianelli commette il fallo che manda in lunetta Valsecchi a pareggiare il conto con 1’35’’ da giocare. Restelli sul rovesciamento commette il suo quinto fallo che spedisce in lunetta Contento per il nuovo +2 mestrino, margine subito recuperato dai liberi di Valdo a 1’16’’. Contento prova la bomba della vittoria ma non la mette, dall’altra parte invece Valdo la centra dall’arco per il +3 di casa a 28’’ dalla sirena. Là Mestre è anche graziata perché coach Bizzozi – anche lui partito da Mestre con la sua carriera – non ordina il fallo sistematico e la Gemini fa il miracolo: prima Mazzucchelli ci prova ma trova solo il ferro, il rimbalzo però è di Galmarini che gira ad Aromando che infila la tripla del pareggio, punteggio che regge perché l’ultimo tiro di Valdo non va.
Il supplementare si apre mene per Mestre che infila due bombe di seguito prima con Mazzucchelli e poi con un Aromando on fire, quindi Galmarini mette due liberi e ancora Mazzucchelli mette la tripla del 77-81 con 1’45’’ dalla sirena. Il copione però è che si debba soffrire fino alla fine perché, dopo i liberi di Aromando che valgono il nuovo +4 con 1’11’’ dalla sirena, la Gemini recupera palla in difesa ma non riesce a segnare il canestro che chiude il conto, risultato Valdo dalla lunetta con 19’’ da giocare rimette Fidenza sotto di 2. Stavolta Fidenza cerca il fallo sistematico e Mazzucchelli in lunetta si vede letteralmente sputare fuori dal ferro i 2 liberi con tifoseria mestrina sull’orlo di una crisi di nervi. Dall’altra parte la Gemini regge dall’arco e commette fallo su Valdo che con 7’’ alla fine mette il primo libero ma sbaglia il secondo. Con 4’’ da giocare c’è ancora il tempo perché Galmarini metta un 2/2 che vale il nuovo +3 mestrino. Nei secondi finali bisogna soffrire perché il fallo di Contento manda Ghidini in lunetta con l’ordine di segnare il primo e poi sbagliare il secondo: compito eseguito e sul rimbalzo palla vagante e rimessa ancora ai padroni di casa che ad 1’’ dalla sirena non trovano la retina con il tiro di Valdo, tanto basta per capire quanto si sia patito per portare a casa questa sfida.
In casa mestrina restano ancora tanti dubbi ma intanto la classifica si è mossa e si può guardare avanti con un pizzico di ottimismo in più rispetto a tre giorni fa.