Gemini Mestre 68
General Contractor Jesi 63
GEMINI MESTRE: Smajlagic 2, Bocconcelli, Mazzucchelli 8, Pellicano 8, Zinato ne, Perin, Lenti 15, Caversazio 9, Sebastianelli 2, Zampieri ne, Aromando 24. All.: Ciocca.
GENERAL CONTRACTOR: Varaschin, Carnevale, Bruno 8, Merletto 11, Nisi ne, Valentini, Rossi 6, Marulli 16, Tiberti 14, Casagrande 8. All.: Chizzinardi.
ARBITRI: Bortolotto e Zanelli.
NOTE: parziali 16-22, 27-40; 48-48. Tiri liberi Gemini 15/19, Jesi 15/19, tiri da 3 3/16 – 8/22, rimbalzi 37-30. Uscito per 5 falli Caversazio a 3’’ sirena.
Mestre porta a casa una vittoria pesante contro un’ottima Jesi al termine di una gara dai due volti, con gli ospiti padroni della partita fino alla pausa lunga e poi costretti invece ad inchinarsi alla grande difesa della Gemini, capace di bloccare a 8 punti il frutto degli attacchi marchigiani nel terzo quarto, a 23 in tutta la seconda parte di sfida. Una Gemini combattiva capace di limitare gli avversai e di trovare in un ottimo Aromando – 24 punti, 12 rimbalzi e 4 assist – un terminale ideale della propria manovra in una serata in cui le guardie mestrine erano con le polveri bagnate. Tutti i lunghi Gemini hanno però convinto risultando decisivi nel ribaltare una partita che, per aspetti psicologici dopo lo stop di Vicenza di 1 punto, si era messa in modo preoccupante dopo i primi due quarti. Inutile spendere altre parole su Caversazio, in campo meno di metà partita causa problemi alla caviglia e capace di chiudere con il 100% da 2, di mettere una bomba determinante nella ripresa, di dare 2 stoppate nella stessa azione; ottimo anche Lenti che ha chiuso con 15 punti ed un eloquente 5/6 da 2.
Tante le novità di serata con il debutto casalingo di Aromando oltre al ritorno in panchina di Cece Ciocca che propone un quintetto composto da Mazzucchelli, Sebastianelli e Smajlagic come piccoli insieme a Lenti e Aromando. La Gemini parte aggressiva, Lenti mette i primi 2 della partita subendo anche fallo ma senza concretizzare il libero supplementare, Jesi risponde con un quintetto che vede protagonisti i due ex Casagrande e Rossi oltre a Merletto, Marulli e Tiberti. Jesi nelle prime azioni non concretizza e Mazzucchelli firma un promettente 4-0 dopo 2’13’’, illusorio perché Tiberti da sotto e Merletto dall’arco siglano il primo sorpasso ospite con Mestre che rimane a secco non trovando guardie ispirate. L’ex Rossi dai liberi allunga a 4-7 con Aromando che comincia ad ingranare sul fronte offensivo, troppo poco per reggere l’urto di Jesi che, da Marulli prima e dall’altro ex Casagrande poi, trova il primo vero break (16-12) a cavallo di periodo. Mestre davanti non accede a sbocchi ma anche dietro non convince, altri 2 liberi di Casagrande spingono Jesi, Lenti da sotto mette un canestro ma Bruno da 3 allunga a 9 il parziale a 2’47’’. Ciocca mescola le guardie ma il risultato non cambia, fortuna che Lenti con un fallo e vale e Aromando tengono su la baracca (14-17), prima che Merletto con 5 punti costruisca il parziale di periodo rimpolpato da un contropiede Gemini chiuso da Caversazio.
Nel secondo quarto per Mestre cala il buio dopo un buon avvio segnato da due liberi di Aromando e una doppia stoppata di Caversazio. Pellicano al 4’ firma anche il sorpasso (24-22) da là sono dolori con Jesi che imperversa da 3 con Marulli e Bruno che trascinano gli ospiti avanti in doppia cifra con 3’23’’ da giocare, costringendo Ciocca a rischiare di riperdere subito la voce. Pellicano in entrata porta un po’ d’acqua al mulino ma Casagrande da 3 risponde con Bruno che chiude il quarto con Mestre sotto di 13, sinonimo di Palavega più ghiacciato dentro della serata di gennaio che si respira fuori.
Nel terzo quarto però esce la vera Gemini, fatta di tanta difesa e palla che gira veloce in attacco. Il periodo è un capolavoro di ostinazione difensiva e di attacchi ragionati. Pellicano e Aromando piazzano subito un 4-0, Tiberti risponde ma si percepisce che Jesi adesso fatichi; Mazzucchelli dalla media dice che anche Mestre può segnare da fuori, un recupero di Pellicano apre la strada ad Aromando che mette un libero, un altro attacco sterile ospite concede alla Gemini la prima bomba di serata dopo 3’11 del terzo quarto (!), non poteva che essere firmata dal carattere di Mazzucchelli ed è pesantissima perché vale il -5, leggi gara riaperta. L’onda mestrina cresce insieme alla fiducia sugli spalti, Merletto mette due liberi ma l’inerzia ormai è girata, Aromando è incontenibile, Marulli trova un altro canestro ma un tecnico a Chizzinardi e un fallo su Pellicano valgono 3 liberi che portano la Gemini sotto di 4. Casagrande da 3 sbaglia e Aromando dall’altra parte fa -2, con pareggio sottoscritto da Caversazio a 3’00’’ a fine quarto e impresa ora alla portata. Jesi sciupa un possesso per limite 24’’, Aromando mette la freccia per il 48-46, Rossi per la prima volta nel tempino viene dimenticato sotto e firma il pareggio di fine quarto con Aromando che, solo in contropiede. si fa scivolare il pallone del nuovo sorpasso.
L’ultimo quarto si apre con un inspiegabile tecnico a Smajlagic “reo” di aver chiesto agli arbitri “Why?” con la massima tranquillità e prosegue con due fischi ad Aromando e Caversazio – quest’ultimo fallo in attacco – di difficile comprensione. Il risultato però è che Mestre in un amen è in bonus falli con Jesi che con Merletto sigla il libero del vantaggio ospite. Smajlagic, in serata complicata, mette in entrata il +1 mestrino subito imitato da Rossi. In uno dei momenti chiave del match Caversazio sale in cattedra, bomba in attacco (53-51) e stoppata in difesa, Tiberti però dalla lunetta segna la nuova parità. Si va a botta e risposta, Aromando per Mestre, 2 liberi di Marulli per Jesi, Bocconelli non trova la bomba e Tiberti, ottimamente servito da Casagrande, fa 55-57. Mestre però ci mette testa e cuore, Pellicano sforna a Lenti la palla del nuovo pareggio, Tiberti va ancora a segno dall’altra parte ma di nuovo Lenti in semigancio fa 59 pari con 2’50’’ alla sirena. E’ il momento di Aromando con Tiberti che commette fallo in attacco e il nuovo lungo mestrino che mette la bomba che spacca il match con 2’09’’ da giocare. Tiberti commette passi sciupando il possesso ospite, Sebastianelli in entrata fa un canestro pesantissimo che vale il +5, sembra fatta ma c’è ancora da soffrire perché Tiberti stavolta la mette sotto e di seguito Mestre pasticcia con 1’17’’ da giocare. Bruno prova il tiro senza fortuna, Jesi però ha solo 3 falli a carico (!) e una spinta a Pellicano non viene interpretata come antisportiva. Si deve quindi giocare ancora, ci vogliono nervi saldi ed è Caversazio a produrre l’entrata che chiude il conto +5 con 32’’ alla sirena. Jesi a quel punto cerca solo di mantenere la differenza canestri – vittoria marchigiana di 5 all’andata – ma anche questo traguardo sfuma perché c’è ancora il tempo per Tiberti di mettere un libero, per Pellicano di sfiorare una bomba, per Caversazio di commettere il quinto fallo con il solito Tiberti che a 3’’ segna il 66-63: sul rimbalzo fallo su Lenti e Mestre in lunetta per il +5 finale che significa vittoria ma anche differenza canestri in equilibrio con Jesi. Chissà se servirà, intanto ci può guardare avanti con ottimismo perché Aromando sembra un ottimo innesto, perché Ciocca è tornato in panchina, perché Smajlagic potrà solo crescere.
Serve cominciare a vincere in trasferta, il calendario domenica fissa San Vendemiano che non pare l’avversario giusto per l’impresa, tentarci però non costa nulla.