Come sempre, al via di una stagione, sono soprattutto i volti nuovi ad attirare le attenzioni dei tifosi; e tra i volti nuovi del Vega Mestre 2020/21 spicca quello di Filippo Fazioli, play classe 1998 pronto a scendere in campo domani per l’amichevole contro Oderzo (PalaVega, ore 20), quarto test precampionato per i Grifoni di coach Volpato.
Innanzitutto, ben arrivato a Mestre Filippo! La prima domanda riguarda ovviamente le tue sensazioni dopo un mese e mezzo dall’avvio della preparazione.
“Sono sensazioni positive, come del resto mi attendevo. Ho trovato una società seria e ben organizzata, capace di mettere a disposizione di noi giocatori tutto ciò che serve per allenarsi al meglio. Anche a livello umano, i buoni rapporti finora creatisi rappresentano uno stimolo ulteriore”.
Manca però la spinta usuale dei tifosi, in questo 2020 atipico sotto molti punti di vista.
“Vero, ma fortunatamente- dice sorridendo il numero 33 biancorosso- alcuni rituali sono stati comunque seguiti: penso ad esempio alla cena con la squadra alla Trattoria al Camionista, “covo” dei nostri tifosi che ci hanno dato così il loro benvenuto. Sugli spalti, è chiaro che manca e mancherà il loro pieno supporto, tuttavia è stata davvero una bella emozione rivedere il pubblico nell’amichevole di venerdì scorso con Corno di Rosazzo, seppur con le limitazioni del caso. Tra la presenza dei sostenitori e degli arbitri ufficiali, è stato un piccolo ritorno alla normalità”.
Per quanto concerne l’aspetto tecnico, come valuti queste prime settimane?
“Si lavora per mettere a punto quanto ci chiede l’allenatore, soprattutto in termini di aggressività, intensità difensiva, corsa e movimenti; normale che non si sia al top, ma pian piano stiamo crescendo. Dobbiamo trovare le affinità tra di noi, non solo tecniche comunque: in un campionato lungo e complesso, diventa importantissima la forza del gruppo per uscire dai momenti difficili”.
In molti, durante le prime uscite, stanno attenzionando particolarmente l’intesa sul parquet tra te e Mauro Pinton: come procede dal tuo punto di vista?
“Mauro è un giocatore che può vantare una carriera di tutto prestigio, per cui i suoi valori non li scopro certo io. Anche in passato sono stato abituato a giocare affiancato ad un altro play/guardia di ruolo, un’accoppiata che spesso si vede nel basket di oggi e che, come concetto, condivido appieno. Stiamo crescendo come intesa, penso si possa vedere anche in campo”.
Domani intanto arriva al PalaVega la Calorflex Oderzo: cosa aspettarsi?
“Ora come ora l’avversario conta davvero relativamente e dico ciò non per mancare di rispetto alla compagine trevigiana. In questa fase, dobbiamo basarci soprattutto su noi stessi e sugli aspetti che ci porteremo dietro durante tutto l’arco della stagione; più di quanto dirà il tabellone a fine gara, dunque, sarà importante vedere a che punto siamo nel processo di crescita. Poi da domenica 11 ottobre si farà sul serio con l’inizio della SuperCoppa: da quel momento conterà il risultato”.