Il miglior regalo di compleanno- ricorrenza caduta sabato scorso- sarebbe stato l’esordio in campionato del suo Vega Mestre, soprattutto se condito da una vittoria. Come tutti sappiamo, però, la prima giornata contro Monfalcone è purtroppo saltata ma se è vero, come dice il proverbio, che “le uova sono buone anche dopo Pasqua”, pure per il presidente Guglielmo Feliziani il nuovo debutto dei Grifoni, previsto domenica alle 17 sul parquet della Goldengas Senigallia, rappresenta comunque un gradito dono da scartare.
Ben ritrovato presidente! La prima domanda riguarda il debutto di domenica: quanto è mancato il clima del campionato?
“Come molti, non vedo l’ora che il Basket Mestre scenda sul parquet. C’è stata la Supercoppa, è vero, ma l’ho vissuta in maniera abbastanza distaccata, anche perché eravamo un cantiere; sappiamo che il sistema di gioco di coach Volpato ha bisogno di tempo per essere metabolizzato, ogni stagione il meglio si è assistito dopo qualche mese di rodaggio. Ad aggiungere maggiore emozione per la partita di domani, c’è anche il fatto che una parte di me sia marchigiana, essendo mio padre originario di quelle terre. Sarà una sfida inedita per la nostra società, una prima volta assoluta e, inoltre, c’è anche il “derby” tra due sponsor entrambi nel ramo carburanti, dato che a campeggiare sulle magliette di Senigallia c’è l’azienda Goldengas, mentre noi vantiamo come main sponsor Vega; speriamo dunque di dare una gioia anche al nostro partner. Per tutte queste ragioni, il debutto di domani ha un sapore particolare e mi auguro possa farci vivere belle emozioni”.
Avrai senza dubbio seguito la squadra durante la pre-season. Che impressioni ne hai ricavato?
“Innanzitutto, si nota che abbiamo un gruppo giovane, nel quale l’età media si è abbassata rispetto alla scorsa stagione. A parte Pinton, che ha un’esperienza e un curriculum riconosciuto, non abbiamo grandi stelle o individualità, tuttavia possiamo contare su una qualità media della rosa molto ben distribuita e ciò potrà rappresentare un vantaggio nelle rotazioni, con molte soluzioni alternative tutte da scoprire. Essendo giovani, ci potranno essere delle prestazioni altalenanti nei singoli, ma sono certo che coach Volpato saprà fare le scelte giuste volta per volta per ovviare a qualche calo di rendimento”.
Ci sono singoli giocatori, magari tra i nuovi, che ti hanno ben impressionato?
“Ciascuno di loro ha fatto vedere qualità interessanti, ora servirà trovare la continuità. Mi piace l’approccio e la grinta di Fazioli, si getta sul pallone con enorme generosità; mi è piaciuta la spregiudicatezza di Dal Pos e come stia emergendo e integrandosi sempre meglio una pedina preziosa come Spatti. Rinaldi è spettacolare quando esce dai blocchi per prendersi il tiro da tre; lui non lo sa, ma mi è capitato di filmarlo talvolta in allenamento mentre tirava dal perimetro con la nuova macchina “spara-palloni” e ho potuto ammirare alcune serie di triple da tutte le posizioni, roba da oltre l’80%. E poi ci sono i “nostri”, quei giocatori ormai di casa: sono molto contento di aver visto in grande crescita nelle ultime uscite Maran e Salvato, sappiamo quanto siano importanti per noi. Lazzaro è sempre il solito guerriero, starà mordendo il freno per esordire, mentre Pinton mi sembra avere una maggiore e diversa leadership rispetto all’anno scorso, sta facendo benissimo. Vedo concentrato e sul pezzo Gomirato, sono molto soddisfatto, peccato per l’infortunio. Per Segato spero possa essere la stagione giusta per il salto di qualità definitivo: ha tecnica e prestanza fisica per fare la differenza, è giovane e se acquista la sicurezza e la maturità giusta ha le potenzialità per essere decisivo. Mi piace sottolineare, però, che oltre a quanto appena detto, la cosa che mi lascia ben sperare è l’aria che si respira nell’ambiente, merito anche di uno staff tecnico che sta lavorando molto bene e in sintonia, a cominciare dai due assistenti allenatori Sepe e Peruzzo”.
La formula del campionato è stata modificata nelle scorse settimane: scelta giusta secondo te?
“Non solo dico sia giusta, ma ritengo andasse fatta già mesi orsono, quando si sapeva sarebbe arrivata la seconda ondata. Oltre ad essere una questione di rispetto per la difficile situazione, credo che giocare sarà complicato anche con questa formula, come abbiamo visto la scorsa settimana con Monfalcone: aggiungere ulteriori incognite, quali le trasferte lunghe su e giù per l’Italia, non avrebbe avuto senso, quindi molto meglio il nuovo girone e il nuovo calendario. Detto questo, da un punto di vista tecnico sappiamo che il nostro raggruppamento è forse il più equilibrato fra tutti, con un livello qualitativo medio molto alto: non ci sono corazzate o squadre materasso, ci sarà da lottare e serrare i ranghi, anche per questo il bel clima che accennavo prima attorno alla squadra potrà aiutare lungo la stagione, visto che purtroppo non avremo la spinta dei nostri tifosi dagli spalti. Ogni settimana ci sarà da lottare con il coltello tra i denti per ottenere due punti, consapevoli che proprio quei due punti in palio potrebbero risultare poi decisivi per il nostro cammino”.