Gemini Mestre 71

TAV Treviglio Brianza Basket 86

GEMINI MESTRE: Bizzotto ne, Galmarini 10, Mazzucchelli 6, Lo Biondo 21, Contento 5, Brambilla 2, Sebastianelli, Reggiani 10, Vecchina ne, De Gregori ne, Aromando 12, Rubbini 5. All.: Ciocca.

TAV TREVIGLIO BRIANZA BASKET: Sergio 11, Drocker ne, Carpi ne, Alibegovic 5, Reati 15, Vecchiola 14, Cagliani, Manenti 2, Zanetti 2, Abega 17, Marcius 20. All.: Davide Villa.

ARBITRI Bernassola e Di Gennaro.

NOTE: parziali 13-23, 31-46, 46-69. tiri liberi 7/11 – 21/24, da 3 8/24 – 9/30, rimbalzi 29-47.

Dopo il successo sul filo di lana conquistato a Saronno la Gemini non riesce a ripetersi al Taliercio contro Treviglio, formazione apparsa più lucida nelle scelte e più sciolta in campo di una Mestre appesantita mentalmente, mai capace di trovare le contromisure al team ospite bravo ad alternare il gioco da sotto con quello degli esterni. Soprattutto a rimbalzo i bergamaschi hanno inciso raccogliendo un eloquente 47-29 che dice molto sul perché la gara non sia mai stata in discussione, anche perché le basi del successo ospite maturano già dal primo quarto quando le carambole sono 18 a 6 per gli ospiti, segno evidente che la Gemini nella circostanza fatica a tradurre sul campo quanto provato e riprovato in allenamento. La Mestre di serata non lesina impegno ma paga piuttosto il fatto di non riuscire ad esprimere in campo il proprio potenziale, apparendo pesante di testa, più preoccupata a pensare a ciò che deve fare piuttosto che a farlo concretamente, con la conseguenza che i secondi palloni ed i rimbalzi finiscono troppo spesso nelle mani ospiti e che i tiri in attacco danzino sul ferro per poi uscire. Forse le troppe aspettative riposte sulla squadra in questo momento pesano sulla testa anche più del valore degli avversari e questo sta producendo una Mestre che fatica a giocare sciolta divertendosi, magari organizzando delle difese che si sfoghino poi in attacchi veloci, lucidi e pungenti. Se la sconfitta contro Treviglio può avere un pregio, questo potrebbe essere quello di ridimensionare premature aspettative su di un gruppo che ancora si conosce poco e che probabilmente sta faticando ad assimilare le volontà di Ciocca, certo è che giocatori e allenatore vogliono la stessa cosa, cioè brillare in campo e far felici i tifosi, ma che al momento la cosa non riesca, un po’ come trovarsi al volante di una Ferrari senza riuscire a metterla in moto perché non si trova quale sia nel mazzo la chiave giusta. Fare ragionamenti disfattisti ai primi di novembre è assolutamente prematuro, anche perché la classifica dice 5 vinte e 3 perse con un calendario nemmeno troppo leggero, avere però la consapevolezza che c’è qualcosa da sistemare è d’obbligo anche perché l’unica certezza è che tutti in casa mestrina – dirigenza, squadra, allenatore, sponsor e tifosi – fanno il massimo perché questa possa essere una stagione, se non di trionfi di trionfi, almeno di grosse soddisfazioni, e le carte in regola perché questo avvenga ci sono tutte, basta che si trovi in fretta la tanto agognata chiave giusta.

Andando sul match Ciocca, grande ex di turno, parte con Galmarini e Lo Biondo lunghi, affiancati da Brambilla come ala piccola insieme a Rubbini play e Contento guardia. Mestre parte anche bene sorretta da Galmarini prima e dal subentrato Aromando poi, con gara che a metà quarto parla di equilibrio (9-9), proprio un doppio rimbalzo offensivo permette però a Marcius di dare il via al primo break che porta sul 9-13. Un canestro dalla media di Aromando riavvicina la Gemini che però comincia ad evidenziare qualche crepa dopo la bomba di Reati (11-16) ed il successivo forzato senza successo di Aromando cui fanno seguito un paio di liberi di Marcius che portano al 11-18 a 2’48’’. Là Mestre dà segni di nervosismo, Aromando infatti non traduce in punti 2 possessi mentre Abega da vicino e Reati da 3 fissano il parziale di periodo che dice di una Mestre già sotto in doppia cifra. La Gemini apre bene il secondo periodo con un tiro pesante di Reggiani ma non riesce mai a trovare le giuste alchimie difensive  trafitta dalle penetrazioni di Vecchiola e dalla fisicità di Marcius in post basso, Alibegovic da 3 a metà frazione porta i suoi sul 20-33 con Gemini sempre più nervosa perché incapace di trovare le contromosse agli ospiti che, invece, con due bombe di Sergio allargano le maglie difensive mestrine per il 23-39 del 7’, limiti di retroguardia a cui si sommano attacchi spesso poco ragionati in cui Mestre non punge e si innervosisce accumulando falli e dando strada al 31-46 di pausa lunga.  Nel terzo quarto si spera nella svolta ma non è serata e dopo 2’14’’ Vecchiola allarga il margine a +20 (33-53); qualche spunto di Reggiani è quello che la Mestre di serata offre ma sostanzialmente l’inerzia del match è sempre ospite con Abega e Reati che producono il massimo vantaggio (43-67), prologo al 46-69 di fine periodo, margine che rende l’ultimo quarto pura formalità.

Parlarsi in spogliatoio per capire cosa migliorare resettando in fretta la sconfitta è l’imperativo: mercoledì arriva Casale e ci si può subito rifare.