Le sue prestazioni sono state tra le note più liete del precampionato del Vega Mestre e, pure nella prima partita ufficiale in Supercoppa Centenario contro Cividale, ha confermato con i suoi 22 punti a referto le proprie potenzialità. Stiamo ovviamente parlando di Niccolò Rinaldi, ala di oltre 2 metri classe 1993, neo acquisto biancorosso dell’estate 2020 e protagonista questa settimana dell’intervista della vigilia, a poco più di 24 ore dalla trasferta dei Grifoni sul parquet della Rucker San Vendemiano.
Ciao Niccolò! Rinnovandoti il “benvenuto a Mestre” con il quale ti abbiamo accolto, vogliamo chiederti qualcosa riguardo il corteggiamento della dirigenza biancorossa nei tuoi confronti; un corteggiamento che, da quanto uscito dalla conferenza stampa della tua presentazione, lo stesso direttore sportivo Marton ha ammesso essere antecedente all’ultima sessione di mercato.
“In un certo senso tutto è cominciato 5-6 stagioni fa, quando militavo in C Gold a Sant’Arcangelo e, da avversario, ho affrontato la Sanve allenata all’epoca proprio da coach Volpato, il quale dunque già mi conosce da quell’occasione. Poi l’anno scorso ho saputo dell’interessamento di Mestre e il ds Samuele Marton ha provato a farmi arrivare qui già nel 2019. Durante questo mercato il pressing della dirigenza mestrina è aumentato, mi è stato prospettato un progetto interessante e ho accettato con convinzione”.
Quali sono le prime sensazioni personali dopo questi mesi iniziali?
“Come detto, ho da subito ritenuto il progetto convincente e, una volta approdato qui, ne ho avuta la conferma. Ho trovato ambizione, professionalità e molta voglia di fare bene. La società, con il team manager Umberto Cattarin e il ds Marton, è stata super in tutto con noi, ad iniziare dalla ricerca di una casa. Dal punto di vista cestistico, sono arrivato in un gruppo molto unito e questo ha aiutato noi nuovi acquisti ad inserirci bene sin dal principio. Si lavora bene e i primi risultati del nostro impegno quotidiano credo si possano già vedere sul parquet. Bisogna continuare a spingere per migliorare e arrivare preparati all’inizio del campionato, a cui manca ancora un mese. Nel frattempo dobbiamo approfittare della Supercoppa per crescere: non è uno dei nostri obiettivi stagionali, ma di certo l’agonismo e l’intensità sono superiori a quelli di un’amichevole e le indicazioni che ne ricaveremo ci torneranno sicuramente utili”.
Da un punto di vista sia personale che di squadre, come valuti il match di domenica scorsa contro Cividale?
“Non mi piace molto parlare di me, anche perché sono parecchio critico nei miei confronti e quasi mai sono soddisfatto appieno: domenica, ad esempio, sono andato abbastanza bene al tiro da tre, male invece in quello da due. Diciamo che, a meno di fare 10 su 10, difficilmente sono contento del mio rendimento. Come squadra ritengo sia stata una buona prova; siamo rimasti uniti nelle due fasi, tenendo viva sino alla fine la partita contro una squadra che lotterà per i primi posti. Detto questo, non siamo soddisfatti del ko: l’obiettivo è vincere e quindi bisogna migliorare”.
A questo proposito, domani con San Vendemiano in cosa ti aspetti dei passi in avanti?
“Precisione dalla lunetta e scelte di tiro, principalmente, senza dimenticare di stringere bene in difesa. In settimana abbiamo studiato la Rucker, puntiamo a migliorare passo dopo passo e mi auguro di vedere una crescita anche domani nella trasferta trevigiana”