Gemini Mestre 78
Virtus Imola 55
GEMINI MESTRE: Smajlagic 21, Bocconcelli 10, Mazzucchelli 4, Pellicano 7, Zinato ne, Morgillo 15, Perin ne, Lenti 9, Caversazio 4, Sebastianelli 8, Zampieri ne, Zinato. All.: Statua.
VIRTUS IMOLA: Masciarelli 6, Fiusco 3, Dal Pozzo, Aglio 6, Morara 6, Morina 3, Chiappelli 16, Alberti, Barattini 2, Balciunas 5, Ohenhen 5. All.: Zuppi.
ARBITRI: Schena di Bari e Iaia di Brindisi.
NOTE: parziali 16-15, 41-28, 59-42. Tiri liberi Gemini 22/30 – Virtus Imola 6/16, da 3 6/22 – 7/30, rimbalzi 44-38.
Uscito Masciarelli per falli a 1’11’’
Mestre può sorridere perché il debutto di Sven Smajlagic porta punti in classifica e morale per la squadra che, orfana di coach Ciocca in panchina e Perin sul campo, ha saputo vincere senza troppi affanni contro la Virtus Imola, test che sulla carta non era assolutamente da sottovalutare visto che poteva rappresentare una sfida spartiacque fra giocare per l’alta classifica o preoccuparsi di quelli dietro.
Non che la stagione con questa vittoria sia improvvisamente svoltata ma sicuramente avere messo un nuovo successo in classifica e, allo stesso tempo, saper di poter contare su di un giocatore con le qualità di Smajlagic – 21 punti, 5 assist e 5 rimbalzi – non può che portare ottimismo in casa Gemini.
Con Ciocca alle prese con una brutta bronchite e probabilmente a rischio anche per Taranto, Giacomo Statua parte con un quintetto inedito che vede Morgillo e Caversazio come lunghi, Mazzucchelli play e Bocconcelli e Smajlagic guardie. Mestre comincia subito bene, Imola non riesce a trovare tiri facili e la Gemini piazza un 8-0 firmato da Caversazio, Mazzucchelli, 2 liberi di Smajlagic – il suo primo punto in maglia mestrina è fissato dalla lunetta dopo 2’03’’ di questo freddo 17 dicembre ’23 – e da un altro canestro di Caversazio in post basso. Imola subito alle corde chiama tempo e cerca ossigeno da sotto, obiettivo centrato con il canestro di Ohenen che accorcia prima che Morgillo riallunghi con 4 punti consecutivi che fanno mantenere a Mestre il +8 dopo un altro canestro da sotto di Ohenen. La Gemini cerca Smajlagic che però ha le polveri bagnate, deve ancora prendere confidenza con il ferro e la Virtus si avvicina concretizzando un parziale di 13-4 a suo favore nel quale incidono le bombe di Morina e Aglio in chiusura di quarto, periodo che la Gemini chiude avanti di una sola lunghezza.
Nel secondo periodo Mestre apre con Smajlagic dalla lunga – solo 2 punti però – prima di subire un parziale ospite fatto dalle bombe di Aglio e Chiappelli che regalano il primo vantaggio ospite (19-21 dopo 1’25’’), margine che Pellicano dalla media subito ricuce. Ancora Chiappelli rimette avanti i suoi ma da là riparte Mestre ispirata da Pellicano primo bravo a servire Morgillo e poi in solitaria a firmare la bomba del sorpasso. Imola soffre la difesa mestrina, Bocconcelli in entrata spinge Mestre sul +5, quindi ancora lui da 3 sigla la bomba del 32-25 subito dopo metà periodo. La Gemini dalla difesa trova possessi importanti e allunga fino alla doppia cifra conquistata con un canestro di Lenti che vale il 37-27 con 3’ da giocare e gara che comincia a pendere decisamente verso Mestre, la Gemini infatti arriva alla pausa lunga avanti di 13 grazie ad un tape in di Morgillo e ad altri 2 liberi di Sebastianelli.
Nel terzo quarto la Gemini apre con 3’ di possessi non utili alla causa, Balciunas da 3 prova ad accompagnare i suoi ad un recupero e arriva fino al 41-33 con Ohenen che sbaglia anche 2 liberi sanguinosi del possibile -6 per i suoi. A cavallo di metà quarto però Smajlagic decide di svoltare e si mette in proprio prima con un canestro da lontano ma ancora da 2, quindi con in sequenza una bomba, un fallo su tiro da 3 che vale 2 liberi, un assist per Morgillo, e un’altra bomba, esecuzioni che valgono un break che porta al 57-37 con 2’03’’ da giocare e gara quasi in ghiaccio. 12 punti nel periodo che spaccano definitivamente la partita e fanno ben sperare tutto il pubblico mestrino che da là in poi si può godere il resto della partita in relativa calma visto che Imola finisce il quarto sotto di 17 solo perché Fiusco sulla sirena mette una bomba.
L’ultimo quarto infatti per Mestre scivola via tranquillo con squadra anche avanti di 23 e risultato mai più in dubbio.
In attesa del ritorno di coach Ciocca in panchina e Perin sul parquet, c’è da poter essere ottimisti; vincere a Taranto potrebbe essere l’ultimo traguardo da tagliare per chiudere alla grande un 2023 che i tifosi mestrini ricorderanno comunque a lungo, un anno che ha portato tantissimi “smile”, l’ultimo visto al Taliercio potrebbe essere il più bello di tutti.